Cakes and art, torte e arte un connubio perfetto!
Oggi pubblico una torta a cui sono molto legata e che mi è piaciuta moltissimo. E’ stata la mia terza torta realizzata in pdz, commissionata da una effervescente, quanto simpatica collega ed amica che voleva fare una bella sorpresa di compleanno al suo compagno.
La richiesta però era precisa. Dovevo realizzare una torta ispirandomi ad un’opera del suo compagno, Giuliano Marin, ad uno dei suoi particolari ed interessanti quadri.
Sfida accolta!
La cosa è stata semplice perché le ultime opere di Marin sono ispirate ad un intreccio di forme architettoniche e superfici grafiche che avvolgono con morbidezza le geometrie costruttive. Era nelle mie corde, mi piacevano e quindi è stato facile capire come realizzare l’indegna replica dolce! Avevo l’imbarazzo della scelta e dopo una valutazione e un piccolo progetto di fattibilità della cake mi sono decisa per la realizzazione di un’opera a tecnica mista che rappresentava una serie di piccoli edifici archetipi inseriti dentro un invaso rettangolare. Tutto rigorosamente in bianco e nero.
Ho utilizzato della pdz nera e bianca e pazientemente ho dipinto utilizzando un piccolo pennello le tante righe bianche parallele sulle facciate delle casette. Ho inoltre rifinito la superficie della torta applicando piccoli rettangoli di pdz dando spessore in questo modo alle pennellate larghe di bianco sporco per riprodurre il gesto proprio della pennellata.
Il connubio opere d’arte e desserts/cakes è ormai decisamente consolidato e ha ben altre collocazioni che non le semplici pasticcerie.
Singolare è la storia di Caitlin Freeman, una fotografa che si trovò “temporaneamente” a fare la pasticcera nella caffetteria del SFMoMa, la filiare di San Francisco del MoMa. La creatività si sa, quando c’è prima o poi emerge in qualsiasi forma e la Freeman l’ha scatenata in dolci che si ispirano a famosi quadri e all’architettura stessa del Museo, opera, un po’ pesante, dell’architetto Mario Botta.
Il dolce più famoso è quello ispirato ad un quadro di Mondrian del 1930, “Composition in Red, Blue, and Yellow,” che per 8 dollari può essere gustato nella caffetteria del Museo.
Ma le opere replicate in copie dolci sono molteplici e tutte frutto di attenti studi, come nel caso delle repliche delle cakes di Thiebaud.
Ma si possono mangiare anche un Hirst “Amylamine” del 1993 per sei dollari affondando la forchetta in una Lemon velvet cake ripiena di una ganasche di cioccolato bianco e ricoperta di un frosting al formaggio punteggiato da tanti colorati confettini.
Due dolci cubotti sono quelli ispirati a due opere, una di Roy Lichtenstein e il suo puntinato tipografico
l’altro, un po’ meno invitante per le tante mosche (ma possono anche essere vespe viste le strisce) serigrafare sul cioccolato bianco ispirato ad una fotografia di Richard Avedon
Ma se vogliamo prendere un cappuccino abbiamo la possibilità di sorseggiare un Fuller_Charlie, stando attenti però ad non immergere tutto il naso dentro la piramide pannosa!
oppure si può gustare una soffice mousse ispirata all’opera di Richard Diebenkorn
Se poi ci si vuol buttare su un toast allora bisogna prendere un Rothko Toast + Jams ispirato all’opera “No. 14 1960” !
Caitlin Freeman, ormai da oltre un anno lanciatissima, produce anche torte a più livelli, decisamente più impegnative, come nel caso di questo “Pollock“
ma se ne volete sapere di più, ha scritto anche un libro, dove racconta tutto il processo delle suo opere dolci.
Il dolce però che più mi ha incuriosito è la riprodizione di una scultura di Richard Serra che si può assemblare con diverse componenti dai gusti variegati, insomma puoi ricomporre la forma dell’opera d’arte assemblando e personalizzando il proprio dolcetto.
geniale! no?
Smile!
Complimenti!!
!!!
che meraviglia!!! metti voglia di andare in cucina a giocare e sperimentare con forme e colori! Continua così!
Merci, merci! Evviva tutte noi che pasticciamo!
Congratulazioni!
Questi piccoli grandi traguardi vanno sempre festeggiati!
Complimenti anche per il bellissimo post e le bellissime immagini!
A presto!
Yuppiiiiiii! La prossima volta che vieni a roma festeggiamo! 🙂
e allora festeggiamo alla grande! come solo tu sai fare! 🙂
😉
Complimenti. 🙂
Grazie Laura! Un abbraccione!
Buon blog anniversario, molto bello questo post, un caro saluto a te con affetto Laura!
Ma grazie! Si la Freeman é geniale, ma del resto se si lavora dentro ad un museo, e se qul museo é il moma, beh, qualche cosa ti deve frullare in testa!
Ciao! Anch’io avevo scritto un post simile sulle opere di Caitlin Freeman: le trovo geniali! 🙂
PS. Complimenti e congratulazioni per le 10.000 visite! 🙂