Metti intorno ad una bella tavola domenicale un gruppo di amici per la maggior parte appassionati di giardini e piante, ma anche golosi impenitenti.
I miei amici ormai hanno il terrore delle mie torte, e quando riesco ad accettare all’ultimo momento un invito la domenica, per loro è troppo tardi, si sono già procurati dolcetti e torte, ed il confronto è inevitabile.
Domenica scorsa ho perciò accettato, sempre all’ultimo momento, un invito a pranzo, e mi sono presentata con un dolcetto apparentemente innocuo, un quadrato di crostata sigillato da una specie di superficie che non lascia intravedere nulla di ciò che conteneva dentro il suo involucro.
Ecco che scatta la domanda: cos’è?
E siccome il dolcetto è stato pensato, assemblato e cucinato all’ultimo momento, anche la descrizione è stata un po’ confusa perchè non sapevo bene come chiamarlo. E allora ecco la descrizione: è una pastafrolla con una crema pasticcera al cioccolato (avanzo di una torta di pdz realizzata per il giorno prima) e frangipane.
Silenzio tra gli amici e poi, frangipane? ma come hai fatto ad estrarre il profumo, o vendono le fialette?
Per alcuni secondi non ho capito e poi ach, vuoi vedere che mi sto dimenticando il mio mondo di piante per quello della pasticceria?
Loro giustamente alla parola frangipane hanno subito pensato alla Plumeria, un piccolo albero o grande arbusto originario dei Tropici (dai Caraibi al Messico), con una ricchissima fioritura profumata, che da noi possiamo solo coltivare in zone con climi più miti, come la Liguria e la Sicilia.
Sono talmente belli questi arbusti che avendo una bella forma compatta, e fiorendo in modo copioso, sono utilizzati anche come pianta da siepe.
Qui scatta un sorriso. Ma no, niente di stregonesco con la Plumeria, è il frangipane, una sorta di crema (ma per me è un composto morbido) che prende il nome dal pasticcere che lo ha inventato nel XVI secolo!
Ci siamo guardati un po’ tutti e siamo scoppiati a ridere! Piante, altro che dolci!
E va beh, non sarà un dolcetto al frangipane (pianta) ma il frangipane (crema) all’arancia era davvero buono. Difficilmente esalto ciò che faccio, sono una che si critica fino alle lacrime ma questa volta lasciatemelo dire, questo dolce era troppo buono.
Ma la mia curiosità è sempre dietro l’angolo e così sono andata a cercare il signor Frangipane e come sempre, quando si deve rintracciare notizie certe, ti ritrovi immersa in un mondo di leggende e supposizioni.
Frangipane è un cognome italiano, e su questo non ci sono dubbi, un nome importante in quanto di origine nobiliare (siamo a Roma) con tracce da ricercarsi nella famiglia romana della Gens Anicia del II secolo a.C.
Storie complicate quelle dei Frangipane, tanto che addirittura il Boccaccio ci confonde e fa risalire l’origine di Dante a questo casato (non so’, ma i toscani mi sa che non saranno contenti di ciò, un Dante di origine romana, bah!).
Insomma, arriviamo alla nostra crema-composto-pasta. La ricetta pare che sia stata data dal conte Cesare Frangipane alla futura regina di Francia, Caterina de’ Medici (sempre lei in mezzo alle storie tra la pasticceria italiana e quella francese)
Ma un’altra storiella narra che un’altro Frangipane, questa volta un botanico (ah ecco, vedi che la botanica ci stava!), Muzio, avrebbe dato il nome alla Plumeria (la pianta) durante un viaggio ad Antigua e un suo pronipote, maresciallo dell’esercito di Luigi XIII, avrebbe ideato sia un profumo (per nascondere l’odore pungente del cuoio delle scarpe), sia la ricetta della crema.
E’ quindi questa è una storia tutta legata al profumo, il profumo della pianta e il profumo della crema che ha come componente di base le mandorle.
Come la mettiamo, questo dolce, frutto di un assemblaggio veloce di una pastafrolla e una crema al cioccolato che già avevo, e la voglia di provare un frangipane all’arancia, è da rifare.
ricetta di frolla, crema pasticcera al cioccolato e frangipane all’arancia
per la ricetta della pastafrolla potete usare questa
mentre per la crema pasticcera alla cioccolata potete utilizzare questa alla quale ho aggiunto 100 grammi di cacao
amaro
mentre le il frangipane all’arancia la ricetta è la seguente:
ingredienti
175 gr di farina di mandorle
175 gr di burro ammorbidito
3 uova intere a temperatura ambiente
175 gr di zucchero a velo
65 gr di farina 00
70 gr di succo di arancia filtrato
buccia grattugiata di un’arancia non trattata (ma io ho usato la mia polverina di buccia di arancia homemade)
procedimento per il frangipane
montare il burro con lo zucchero a velo
incorporare piano piano le uova e poi la farina di mandorle, il succo di arancia, la buccia grattugiata e la farina 00.
a questo punto il composto è pronto e può essere utilizzato.
assemblaggio e cottura del dolce
stendere la pastafrolla e rivestire una teglia già imburrata (io ho usato una quadrata da 25 cm che ormai è la mia preferita)
bucherellare la pasta per non farla alzare durante la cottura
stendere la crema pasticcera al cioccolato (fredda naturalmente)
chiudere il dolce con il frangipane cenrcando di livellarlo con una spatola
in forno già riscaldato a 180°C cuocere per circa 35-40 minuti avendo cura, ad un certo punto, di coprire il dolce con un foglio di alluminio perchè il frangipane potrebbe cuocersi subito troppo. Risultato, pastafrolla ancora cruda e superficie del frangipane bruciata
far raffreddare il dolce e se non ne avete ancora abbastanza, spolverarlo all’ultimo con dello zucchero a velo (ma io consiglio senza!)
era ….buona! grazie e sorrisi!
OMG! Sembra buonissimo! Complimenti!!
Questa ricetta mi ha portato ad attribuirti questo premio 🙂 http://darklovers.wordpress.com/2014/01/28/shine-on/
Sereno we laura 🙂
Ti dico che sei semplicemente geniale, baci carissima, buon weekend!!!