schiacciata d’uva alla cannella

schiacciata

I dolci della nostra tradizione sono spesso dolci semplici, realizzati con due o tre ingredienti, poco lavorati e spesso raccontano la nostra campagna, il nostro paesaggio.

Questo è il caso della schiacciata d’uva, un dolce semplice a base di pasta lievitata di origine toscana, terra d’uva.

Il dolce viene chiamato anche pan d’uva ed è un po’ diffuso ovunque in terra toscana, da Firenze a Grosseto, fino a Prato.

Era il dolce della vendemmia, mentre oggi può essere tranquillamente un dolce da colazione o da merenda.

Tre ingredienti: pasta lievitata, uva rossa  zucchero e olio d’oliva. Tutto qui.

In verità si dovrebbe usare una varietà d’uva chiamata Canaiolo nero, un vitigno un tempo coltivato più del sangiovese che serviva per  “ammorbidire” il Chianti e che oggi è usato per produrre vini DOC e DOCG  come il Torgiano e il Rosso di  Montepulciano.

Questa uva ha acini non molto grossi, di un bel rosso scuro  e molti semi che non devono essere assolutamente tolti per la realizzazione del dolce.

Una variante per aromatizzare la schiacciata è quella di far riscaldare un po’ di olio d’oliva extravergine, che servirà per l’impasto e la copertura, con un rametto di rosmarino.

Io in verità ho realizzato un’altra variante, ossia ho aggiunto all’impasto della mia pasta madre un po’ di cannella, per rendere il dolce più aromatizzato ma c’è chi aggiunge anche altre spezie e perfino le noci, ma non è più la schiacciata toscana!

schiacciata

Ci sono poi molte scuole di pensiero circa la cottura.

Molte ricette eccedono con lo zucchero in modo tale da ottenere un caramello abbondante che durante la cottura deve essere riversato sul dolce.

Altre ricette prevedono che durante la cottura si facciano dei buchi sulla pasta in modo tale da non farla lievitare e mantenerla bassa.

In generale però bisogna fare due strati di pasta che vengono imbottiti con l’uva e ottenere uno spessore il più basso possibile, anche se ci sono versioni  del dolce ad un solo strato ricoperto dagli acini d’uva e lo zucchero.


schiacciata d’uva alla cannella

ingredienti

500 gr di pasta lievitata

150 gr di zucchero semolato

un cucchiaino di cannella

olio evo

un grappolo di uva nera

sale

schiacciata

procedimento

mescolare la pasta lievitata con due cucchiai di olio extravergine di oliva e la cannella in polvere

dividere la pasta in due e stendere la prima parte dentro una teglia rettangolare unta

aggiungere metà dell’uva lavata e metà dello zucchero

coprire con la pasta rimasta, sigillare e aggiungere l’uva restante

coprire con lo zucchero e spennellare con un po’ d’olio

infornare a 180°C in forno già caldo e cuocere per circa un’ora

se esce il succo caramellato durante la cottura riversare il liquido sul dolce

servire freddo


13 Comments

  • podereargo
    11 anni ago

    Che buona !!! La farò molto presto con la mia pasta madre e con l’uva della vigna dei miei vicini di podere.

  • giovanna
    11 anni ago

    E’ così bella che quasi quasi… rinfresca!
    Giovanna

  • 11 anni ago

    buone vacanze!! Ciao ciao monica

  • 11 anni ago

    appena rientro dalle ferie, che iniziano oggi, qst me la rifaccio! con taaaaaaanta cannella! 🙂 un bacione cara

  • 11 anni ago

    Eh si, la vendemmia é proprio un bel momento! Smile!

  • 11 anni ago

    Non vedo l’ora che inizi la vendemmia per poter gustare questo dolce tipico… Grazie di cuore per avermelo ricordato!

  • 11 anni ago

    Mi sa di si….sta facendo tutto da solo…. Smile

  • 11 anni ago

    Ma va e’ piccino, ma monica, devo aver inviato due volte il commento, il pc forse ha caldo, 🙂 baci!!!!

  • 11 anni ago

    Beata proprietaria di vigneto!
    Uno smile
    Monica

  • 11 anni ago

    Questo dolce e’ delizioso, io lo preparo basso con tanta uva del mio piccolo minuscolo vigneto, tanti bacioni e buon weekend di sole!!!!

  • 11 anni ago

    good!!!!! l’uva fragola è la mia preferita!
    buon we anche a te
    monica

  • 11 anni ago

    il dolci rustici sono i miei preferiti e questa la faccio sempre durante la vendemmia!

    io uso normalmente l’uva fragola che mio suocero non vendemmia perché in famiglia non ci piacciono molto i vini dolci

    ciao
    e buon weekend
    Silvia

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