L’occasione per ricordare una torta realizzata diverso tempo fa è quella che vede domani (25 ottobre 2017) l’inaugurazione all’interno del Chiostro delle Medicherie dell’Ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze di un percorso botanico che, attraverso 26 piante officinali evoca quello che è stato il più antico orto medico del mondo, costruito appunto insieme all’ospedale nel 1288.
La torta che invece avevo realizzato diverso tempo fa non l’ho mai pubblicata, se non una foto che divenne la copertina del mio libro Cakegarden, esplorazioni tra dolci e giardini. Questa torta raccontava un progetto, anzi per meglio dire, l’ispirazione del progetto per degli arredi ideati per l’Expo di Milano da Franco Zagari.
Per la precisione i tavolini che erano disseminati nei giardini dell’Expo avevano serigrafato sulla superficie le immagini del più antico trattato di botanica medievale, il Circa Instans, nel quale Matthaeus Platearius , medico dalla scuola di medicina salernitana, descriveva con illustrazioni circa 500 piante medicinali.
Il mio omaggio dolciario era quindi ispirato a un lavoro contemporaneo che a sua volta raccontava un importante momento storico di passaggio tra i saperi. Nel Medioevo nel campo della medicina i saperi orientali dei medici bizantini arabi si mescolarono spesso e inevitabilmente con i testi greci della medicina e anche a tutti quei nuovi saperi che provenivano dall’Oriente.
E così che una pianta officinale poteva avere nomi diversi secondo le provenienze di chi la utilizzava e quindi la nascita della illustrazione botanica fu estremamente importante proprio perché divenne uno strumento visivo che servì per evitare incomprensioni e confusioni botaniche tra medici e farmacisti di origine diversa.
Il percorso botanico che invece si inaugura a Firenze nel Chiostro delle Medicherie vuole invece rendere omaggio a quella che era un tempo il più antico spazio coltivato a piante medicinali che servivano sia ai malati dell’Ospedale Santa Maria Nuova, sia come luogo di studio per gli studenti della allora nascente Scienza medica.
L’Ospedale e l’orto furono voluti dal ricco banchiere Folco Portinari che decise di espiare i suoi tanti peccati facendo costruire il nosocomio fiorentino con annesso orto nel quale far crescere l’alloro, la rosa canina, la melissa e l’Iris florentina, quest’ultimo coltivato per il profumo ma che divenne il simbolo dello stemma di Firenze fin dal XI secolo.
Il progetto e la realizzazione è stato voluto dalla Fondazione Santa Maria Nuova Onlus e dal Museo di Storia Naturale con la sezione Orto Botanico dell’Università di Firenze e realizzato da Aboca con il sostegno dell’Azienda Usl Toscana centro.