Una sfida quella di fare una cake in pasta di zucchero per intolleranti al lattosio e poi fare torte di compleanno per giovani donne mi piace un sacco!
E’ un momento bellissimo per una ragazza che diventa da quel momento una giovane donna, un attimo di leggerezza e al tempo stesso di bellezza.
E sono contenta che le mie giovani amiche di quell’età si rivolgono a me per la loro torta dei trent’anni. Per me è più di un onore! Ricordare quella giornata anche attraverso una torta per me è un bel momento, e chiedermi di farle la sua cake oltre ad essere un segno di amicizia è anche un segno di fiducia, perché nessuno vuole festeggiare il proprio compleanno con una torta brutta e/o non di suo gusto.
E quindi, quando Lidia mi telefonò per chiedermi, se me la sentivo di farle una torta, anzi una piccola torta per il suo compleanno che avremmo festeggiato insieme, beh, lusingata, felice e gasatissima (si è questo il termine esatto) ho iniziato a fantasticare, naturalmente in grande, sulla sua torta. Se la doveva ricordare la torta dei suoi trent’anni, è una data troppo importante per una donna!
E se la doveva ricordare anche perché, ma questo me lo ha detto dopo, non ne aveva mai avute torte così solo per lei.
Forse anche perché Lidia, come moltissime persone, è intollerante al latte. Mi correggo, non è intollerante, è proprio allergica e la gravità dell’allergia l’ho constatata con i miei occhi quando una sera in pizzeria, al tavolo vicino, arrivò una pizza con mozzarella di bufala e lei solo per l’odore del latte incominciò a star male, ma male davvero.
Quindi fare torte complicare per una intollerante al latte non è proprio una cosa semplicissima, a partire dal fatto che anche la mia pasta di zucchero doveva avere la margarina al posto del burro, e io non sapevo come si sarebbe poi comportata la pasta nel momento in cui avrei dovuto modellarla. Ho avuto però una intuizione. Decido di mettere un 10% in più di margarina vegetale rispetto alla dose consigliata, in modo da aumentare la parte grassa della pasta di zucchero.
Inutile dirvi che anche le basi della torta, fatta con una base di torta madeira, sono state realizzate con margarina vegetale e stesso trattamento anche per la farcia, realizzata con panna vegetale e lemon curd. Avevo provato a fare una crema pasticcera con il latte di soia, ma non mi è piaciuto un granché per cui ho dirottato per un ripieno tutto pannoso. Vegetale naturalmente.
E siccome il tema ingredienti era appunto, vegetale, allora anche tutta la copertura doveva avere un tema vegetale.
Ho quindi realizzato una torta verticale, a base tonda a due dimensioni, dove l’altezza era esasperata, volevo quasi fare una colonna completamente rivestita da foglie e fiori, naturalmente bianca assoluta, come piace a me, con piccole sferette d’argento, un po’ per simboleggiare la giovane ma preziosa età.
Sulla sommità un grande fiore che lascia però libero il bordo lungo il quale sono state posizionate le trenta candeline, tutte rigorosamente bianche.
Sembrava quasi una torta da matrimonio, ma era perfettamente adatta alla mia giovane amica amante della moda.
La prossima torta dei trent’anni la farò questa settimana per una dolce e pestifera ragazzetta bionda. E siccome i festeggiamenti saranno doppi, anche la torta sarà doppia, vediamo cosa mi inventerò. Intanto disegno.
Nel frattempo auguro ancora a Lidia tutto ciò che di bello ci possa essere per lei per i prossimi anni, e se non sarò troppo acciaccata dalla mia età, le prometto che le farò anche quella per i suoi quaranta, anche quella una splendida età!