Il Melon pan è un panino dolce giapponese spesso ripieno di crema al cioccolato, aromatizzato alla cannella, ripieno di crema pasticciera o di anko, la marmellata di fagioli rossi, oppure con la pasta verde del tè matcha.
La caratteristica di questo pane, prodotto anche in forma di piccola pagnotta, è quella di essere un pane dolce, un cuore di pasta lievita ricoperta da uno strato di biscotto di pasta frolla.
Due impasti, due consistenze diverse, una forma che ricorda delle geometrie naturali.
Il nome Melon, melone, è perché la superficie di pastafrolla ha un piccolo reticolo che richiama la trama della buccia del melone asiatico (quello coreano per la precisione).
Il termine pan, da pane in portoghese è rimasto nel nome perché legato all’antica storia del pane in Giappone.
Il pane in Giappone è stato importato nell’isola dai missionari portoghesi nel 1543.
Nel 1587, successivamente all’editto che promulgava l’isolamento nazionale del Giappone, il pane, visto come un prodotto straniero, non fu più prodotto.
Bisogna arrivare al periodo Edo e con lo scoppio della guerra dell’oppio, intorno al 1840, che il pane ritornò come prodotto da forno realizzato in serie. Questa nuova produzione fu opera soprattutto di un ricercatore scientifico militare che vedeva nel pane un ottimo alimento per le truppe.
Il pane così si diffuse nel paese e i giapponesi iniziarono a mangiare pane.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, grazie all’invio di enormi quantitativi di grano, il pane giapponese aiutò la popolazione durante un periodo di carestia e difficoltà di approvvigionamento del cibo.
Ormai il pane è un alimento quotidiano nella tavola giapponese, soprattutto nella versione dolce, come street food o come capacità creativa di trasmettere nelle forme e nel colore quell’armonia sfaccettata a cui la cultura nipponica contemporanea tende.
Di questa dolcezza esiste anche una versione cinese, il pineapple bun di Hong Kong che però ha la crosta che somiglia alla buccia di un ananas, con una texture più piccola, minuta rispetto alla sua versione giapponese.
In Cina questi panini sono serviti con una fettina di burro, si proprio un bel pezzetto di burro come unica farcia.
Ho voluto provare, mescolando un po’ di ricette, a rifare la versione base, quella che prevede una sorta di pasta brioche all’interno e una copertura di pasta frolla all’esterno.
ricetta di melon pan (8-10 panini)
ingredienti per la pasta brioche
350 gr di farina 0
150 gr di latte intero
1 uovo
50 gr di burro
40 gr di zucchero semolato
2 gr di sale
5 gr di lievito di birra
ingredienti per la pasta frolla
180 gr di farina 00
60 gr di burro
60 gr di zucchero semolato
1 uovo
4 gr di lievito
procedimento
per prima cosa bisogna fare la pasta brioche
sciogliete il lievito di birra in due, tre cucchiai di latte tiepido
dalla dose di farina prelevate 120 gr e mescolate il lievito sciolto cin un cucchiaino di zucchero
mescolate e lasciate riposare finché non si raddoppia il volume, questo è il lievitino
mescolate poi il lievitino con gli ingredienti rimasti mettendo per ultimo il burro
dovete formare una pasta elastica e liscia
lasciate lievitare fino al raddoppio del volume della pasta
nel frattempo realizzate la pasta frolla mescolando tutti gli ingredienti
formate velocemente un panetto e ricoprite con una pellicola prima di farlo riposare in frigorifero per almeno 30 minuti
dalla pasta brioche tagliate 8-10 porzioni, formate delle palline e adagia tele su una placca da forno rivestita da cartaforno
stendete la pasta frolla
tagliate dei dischetti di pasta frolla che poi dovete mettere come copertura della pallina di pasta bioche
con una lama incidente a losanghe la pasta frolla
lasciate lievitare in un luogo tiepido per circa un’ora i panini
preriscaldate il forno a 180°C
prima di infornare spennellate la superficie dei panini con del latte e cospargete la superficie con dello zucchero
cuocete a 180°C per circa 20 minuti o fino alla doratura del panino
sfornate e servite i panini tiepidi