100 è un numero che viene definito semi-perfetto.
Significa che è uguale alla somma di alcuni dei suoi divisori (numeri, naturalmente).
un numero è perfetto solo se è uguale alla somma di tutti i suoi divisori, e il 100 non lo è.
Il 100 quindi non è perfetto, malgrado le sue rotondità, malgrado sia il numero di anni che compone il secolo, l’unità delle maggiori monete, malgrado i graziosi e ben auguranti modi di dire, CENTO di questi giorni.
Comunque 100 è l’unità di misura di questa semplice e facile ricetta:
100 grammi di albumi a temperatura ambiente
100 grammi di zucchero semolato
100 grammi di zucchero a velo setacciato
quasi 100°C la temperatura del forno (in verità sarebbero 90°C)
procedimento
mettere gli albumi nella planetaria (o in una ciotola se si usano le fruste elettriche, a mano, beh, buona fortuna)
a velocità medio bassa sbattere gli albumi fino a che non fanno le bollicine (e non sono ancora montati)
aggiungere poco a poco, i 100 gr di zucchero semolato
montare a neve ben ferma
a questo punto se si son fatte le creste al composto, ossia se sollevando gli albumi si formano e non si deformano dei lunghi baffi, si può aggiungere, piano piano, lo zucchero a velo.
intanto preriscaldare il forno e preparare due teglie foderate con la cartaforno.
prendere una sac-à-poche e con un beccuccio a stella formare tante piccole, soffici, MERINGHE, si perchè di meringhe si tratta, tante, piccole, teneri e bianche meringhe che però possono essere anche colorate e aromatizzate.
cuocere, anzi no, seccare o asciugare le meringhe in forno a 90°C per circa due ore.
E le possiamo fare in anticipo per i lunghi e rumorosi pomeriggi delle prossime festività, quando dopo il pranzo ci si affloscia sul divano e ci si alza solo per un the, che speriamo miracoloso per la nostra digestione, e siccome continuiamo a pensare che non c’è bastata la valanga glucosica, allora ecco le innocenti meringhette. Nel frattempo le possiamo conservare in una scatola metallica, lontano dagli occhi.
non è comunque perfetto il 100?
