Ci sono dolci semplici che spesso si dimenticano perché hanno un ingrediente che spesso non abbiamo nella nostra dispensa.
Il semolino per me è un ricordo dell’infanzia. Il semolino al latte era spesso la mia cena da bambina. Un semolino a minestra nel quale veniva sciolto il famoso formaggino Mio. Tempi lontani, quasi arcaici.
Poi il semolino è ricomparso nella mia vita trasformato nel famoso piatto romano degli gnocchi burro e salvia che faccio spesso la sera per cena, un piatto semplice e da comfort food invernale.
E poi l’altro giorno ho preso in mano una bella e vecchia edizione dell’Artusi nel quale il semolino ricompare nel capitolo “Torte e dolci al cucchiaio”, nella ricetta n. 643, quella della Torta di semolino, appunto.
Ho modificato leggermente la ricetta introducendo nell’impasto delle albicocche secche tagliate a listelli e aggiunto anche dello zucchero nella dose principale che in una prima prova non mi convinceva come sapore. Per il resto che dire, una torta soffice, golosa, profumata e semplicissima da rifare.
Ricetta della Torta di semolino dell’Artusi
ingredienti
un litro di latte intero
130 gr di semolino
150 gr di zucchero
100 gr di farina di mandorle
4 uova
20 gr di burro
pangrattato q.b.
la buccia grattugiata di un limone
un pizzico di sale
procedimento
Per prima cosa bisogna mescolare la farina di mandorle con lo zucchero semolato
Cuocete nel latte il semolino a alla fine della cottura, senza togliere dal fuoco, aggiungere il burro, la farina di mandorle e lo zucchero.
Aggiungete il sale, lo zest di un limone e le albicocche tagliate a strisce.
Mescolate e togliete il composto dal fuoco e lasciatelo intiepidire
Unire in ultimo le uova sbattute al composto
Ungete una teglia e “infarinatela” con del pangrattato
Cuocete a 180°C per circa 45 minuti.
Sformate e lasciate raffreddare dentro la teglia prima di servirla