Un semplice pane dolce fatto con l’uva sultanina era il panino che le persone portavano con sé nei lunghi tragitti che facevano dalla provincia, dalla campagna lombarda, al centro di Milano.
Il tram a vapore era il mezzo di collegamento tra i nuclei periferici disseminati intorno a Milano e la città, che le persone meno abbienti utilizzavano per i loro spostamenti. Era il 1870, e con velocità intorno ai quindici chilometri all’ora si impiegavano alcune ore per il tragitto tra i due capolinea e le persone, soprattutto le donne e i bambini, avevano l’usanza di portare con sé questo pane, o meglio, questo dolce povero, per placare la fame nel tempo del lunghissimo tragitto.
Si partiva da Busto Arsizio alle cinque della mattina e si arrivava a Milano a Porta Tenaglia alle dieci. Un viaggio!
Ai due capolinea del tram si vendeva quindi questo pane, che diventò, oltre che un goloso compagno di viaggio, il dolce di Natale sulle tante tavole delle famiglie povere che non potevano permettersi il panettone.
Il pan tramvai che propongo è un pane fatto con il lievito madre e con l’uva sultanina, o zibibbo, ed arricchito dal burro e da una pasta agrumata ottenuta frullando le arance candite.
Questo pane è ottimo per la prima colazione ma anche come pane per un aperitivo, se vogliamo associare il dolce con il salato, per esempio abbinandolo con il salmone, oppure con dei formaggi cremosi.
La ricetta?
Questa ricetta fa parte della raccolta delle ricette dedicate a “dolce Italia” per la “Cucina Italiana nel mondo – mangiare all’italiana – verso Expo 2015” a cui partecipo come bloggallina e la potete trovare sul sito di INFORMACIBO e precisamente QUI!
ricetta per il ricettario online della Cucina Italiana nel mondo